La storia del vetro è un caso singolare d’intreccio tra
commercio, arte, tecnologia, cultura materiale e società; un universo
apparentemente invisibile che ha rappresentato una tappa importante
dell’evoluzione della civiltà umana.
Sin dall’antichità la sua diffusione lungo le Vie della Seta
ha dato un apporto importante a una contaminazione artistica, tecnologica e
culturale tra Occidente e Oriente, favorendo la scoperta reciproca di aspetti
poco conosciuti di manufatti, costumi, cultura scientifica e tecnica di quei
popoli coinvolti nello straordinario processo d’interscambio globale ante
litteram.
Il Giappone è stato il paese che, più di ogni altro in Asia,
ha saputo cogliere l’alto potenziale d’uso e il valore eclettico del vetro,
adottando oggetti, apparecchi e tecniche nei settori più vari, dalle arti
applicate, alla scienza e alla tecnica, passando per oggetti d’uso quotidiano e
articoli di lusso.
In una prospettiva di storia culturale globale, il libro
illustra come dall’antica Roma all’età moderna l’introduzione dall’Europa in
Giappone di vetri artistici e cristalli pregiati, lenti ottiche, specchi e
strumenti in vetro a uso scientifico abbia contribuito alla conoscenza del
mondo occidentale e all’avanzamento tecnologico dall’epoca Meiji (1868-1912) in
poi
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